La cittadinanza italiana per naturalizzazione è una delle vie previste dall’ordinamento per gli stranieri che vivono stabilmente in Italia e desiderano diventare cittadini a tutti gli effetti. Tra i requisiti fondamentali richiesti dalla normativa, un ruolo centrale è svolto dalla capacità economica del richiedente, che deve essere dimostrata attraverso il possesso di un reddito minimo adeguato.
La finalità di questo requisito è chiara: lo Stato italiano intende verificare che chi richiede la cittadinanza sia in grado di provvedere autonomamente al proprio sostentamento e, se presente, a quello della propria famiglia, senza ricorrere in modo sistematico all’assistenza pubblica. È bene precisare che tale obbligo riguarda esclusivamente la cittadinanza per naturalizzazione e non si applica, ad esempio, alle domande presentate per matrimonio né ai casi di Cittadinanza per discendenza, che seguono criteri differenti.
I parametri reddituali non sono lasciati alla discrezionalità del singolo ufficio, ma vengono stabiliti dal Ministero dell’Interno sulla base di soglie precise, aggiornate periodicamente. Queste soglie tengono conto anche della composizione del nucleo familiare: maggiore è il numero delle persone a carico, più elevato sarà il reddito richiesto, in modo da garantire condizioni di vita dignitose per tutti i membri della famiglia.
Per quanto riguarda la tipologia di entrate ammesse, non ogni forma di reddito è considerata idonea. Sono valutati positivamente i redditi leciti, continuativi e documentabili, come quelli derivanti da lavoro dipendente, attività autonoma, pensioni o altre entrate regolarmente dichiarate al fisco. Al contrario, proventi occasionali, non tracciabili o privi di adeguata documentazione fiscale difficilmente vengono ritenuti validi ai fini della procedura.
Un altro aspetto importante riguarda la natura del reddito da dichiarare. Ai fini della cittadinanza, viene preso in considerazione il reddito imponibile ai fini IRPEF, quindi il reddito lordo, relativo agli ultimi tre anni precedenti la presentazione della domanda. Questo consente all’amministrazione di valutare non solo l’importo, ma anche la continuità della situazione economica del richiedente nel tempo.
Le soglie di riferimento prevedono un importo minimo per il richiedente singolo, un valore più alto nel caso di coniuge a carico e un incremento per ogni ulteriore familiare. A supporto della domanda, è necessario allegare una documentazione completa e coerente, come le dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni e i certificati che attestano la composizione del nucleo familiare.
Dimostrare correttamente il requisito reddituale è un passaggio essenziale per evitare rallentamenti o esiti negativi della pratica. Una preparazione accurata della domanda consente di affrontare con maggiore serenità il percorso verso la cittadinanza italiana, primo passo per l’ottenimento di diritti fondamentali come il passaporto italiano e la piena integrazione nella vita civile e sociale del Paese.
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Il contenuto di questo articolo ha lo scopo di fornire indicazioni generali sull’argomento. Per dubbi o casi particolari è opportuno chiedere una consulenza specializzata in base alla vostra situazione specifica.
Articolo scritto da Alessia Ajelli, Managing Associate di LCA Studio Legale, avvocato specializzato in diritto dell'immigrazione e cittadinanza italiana, e Paolo Grassi, Trainee of LCA Studio Legale.