Trova le risposte alle domande più frequenti sulla cittadinanza italiana
Di seguito sono riportate le domande più frequenti sulla cittadinanza italiana. Se queste risposte hanno suscitato il vostro interesse e volete saperne di più, contattateci! Your Way to Italy è a disposizione per chiarire qualsiasi punto
In linea generale sì, è possibile richiedere il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza da avo italiano, senza limiti di generazioni, purchè l'avo italiano non si sia naturalizzato cittadino di un altro Paese o abbia rinunciato alla cittadinanza italiana prima della nascita del discendente e purchè nessuno nella linea di discendenza abbia rinunciato alla cittadinanza italiana.
E' possibile, tuttavia è necessario verificare l'esistenza di tutti i requisiti ed eventualmente agire in via giudiziale dinanzi al Tribunale del luogo di nascita dell'antenata.
Il procedimento ha tempistiche lunghe, molti Consolati/Ambasciate hanno tempi di attesa per la prenotazione di appuntamenti estremamente lunghe e una volta iniziato il processo richiede in media 2-3 anni per essere concluso.
E' possibile purché il richiedente si trasferisca fisicamente in Italia in modo non temporaneo divenendo residente.
I figli del richiedente possono essere ricompresi nel procedimento ed ottenere la cittadinanza italiana insieme al richiedente principale. Il coniuge può eventualmente richiedere la cittadinanza italiana per matrimonio una volta che il richiedente abbia ottenuto il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza.
In generale è richiesta la coabitazione al medesimo indirizzo, salvo casi specifici.
Nel caso di figli minori i termini sono dimezzati.
Sì, non deve essere intervenuta separazione personale o divorzio dei coniugi.
Sì, purchè il nuovo indirizzo dei coniugi venga comunicato alla Prefettura / Consolato italiano di competenza che provvederà a comunicare il trasferimento della pratica alla Prefettura/Consolato del nuovo luogo di residenza.
No, il trasfermento della residenza fuori dal territorio italiano o l'assenza prolungata dallo stesso possono comportare il rigetto della pratica.
Il richiedente deve dimostrare di aver avuto negli ultimi 3 anni antecedenti alla presentazione dell'istanza un reddito annuo superiore al minimo per l'esenzione della spesa sanitaria, prodotto e tassato nel territorio italiano.
Se i certificati penali del Paese estero di origine e degli eventuali ulteriori Paesi esteri di residenza mostrano precedenti penali è possibile che la richiesta di cittadinanza per residenza venga rigettata.
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