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Conversione in legge del Decreto-Legge 146/2025: misure urgenti per l’ingresso in Italia di cittadini non-UE e lavoratori

Conversione in legge del Decreto 146/2025 per agevolare l’ingresso dei lavoratori non-UE

L’Italia approva misure urgenti per agevolare l’ingresso dei lavoratori stranieri non comunitari e migliorare la gestione dei flussi migratori

Il 1° dicembre 2025 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge n. 179/2025, che ha convertito con modifiche il Decreto-Legge n. 146 del 3 ottobre 2025. Si tratta di una normativa che introduce interventi urgenti per agevolare l’ingresso in Italia di cittadini non appartenenti all’Unione Europea, con l’obiettivo dichiarato di migliorare la gestione dei flussi migratori legati al lavoro.

Il decreto-legge, entrato in vigore il 4 ottobre 2025, ha seguito l’iter parlamentare previsto dalla Costituzione: entro sessanta giorni è stato necessario approvarne la conversione, momento in cui sono state apportate alcune modifiche significative che riportiamo nel proseguo.

Tempi più ampi per gli adempimenti di lavoratori e datori di lavoro

Per semplificare le procedure relative al visto per l’Italia e alla successiva formalizzazione del rapporto di lavoro, sono stati rivisti diversi termini operativi:

  • il datore di lavoro avrà 15 giorni (e non più 7) per confermare il nulla osta dopo che il lavoratore ha richiesto il visto
  • una volta arrivato in Italia con il visto, il lavoratore e l’impresa avranno 15 giorni (anziché 8) per sottoscrivere il contratto di soggiorno presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione

Queste modifiche mirano a evitare decadenze e ritardi procedurali che in passato hanno creato non poche difficoltà alle aziende e ai cittadini stranieri, ritardando anche il rilascio del permesso di soggiorno.

Estensione delle misure per il lavoro di assistenza alla persona

Un’altra delle principali novità riguarda la proroga fino al 2028 della disposizione che consente l’ingresso annuale di un massimo di 10.000 lavoratori stranieri destinati all’assistenza di persone anziane con più di 80 anni o di soggetti con disabilità. Tale canale, che opera al di fuori delle tradizionali quote d’ingresso, rappresenta uno strumento essenziale per rispondere ai bisogni delle famiglie e al crescente fabbisogno di personale nel settore socio-assistenziale.

La conversione ha inoltre ampliato la platea: tra le figure ammesse rientrano ora anche le babysitter dedicate alla cura di bambini dalla nascita ai sei anni. In questi casi, la richiesta del nulla osta al lavoro deve essere presentata tramite agenzie autorizzate o specifiche associazioni datoriali.

Un passo avanti nella gestione dei flussi migratori

La conversione in legge del Decreto-Legge 146/2025 rappresenta un intervento rilevante per rafforzare il sistema di ingresso programmato dei lavoratori stranieri in Italia. Le nuove misure rispondono al duplice obiettivo di sostenere le famiglie italiane – spesso in difficoltà nel reperire figure assistenziali qualificate – e offrire opportunità regolari di inserimento lavorativo ai cittadini non-UE.

Il Governo ha annunciato che ulteriori interventi potranno seguire nei prossimi mesi e anni, con l’intento di migliorare ancora la gestione dell’immigrazione e l’efficienza dei procedimenti amministrativi, favorendo al contempo l’inclusione sociale e lavorativa dei nuovi arrivati.

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Il contenuto di questo articolo ha lo scopo di fornire indicazioni generali sull’argomento. Per dubbi o casi particolari è opportuno chiedere una consulenza specializzata in base alla vostra situazione specifica.