Sistema di Entrata e Uscita (EES): definizione, funzionamento e prossime implementazioni

Il Sistema di Entrata e Uscita (EES) è un nuovo sistema elettronico sviluppato dall'Unione Europea ai sensi del Regolamento (UE) 2017/2226. Il suo obiettivo principale è registrare i tempi e i luoghi di ingresso e uscita dei viaggiatori che entrano nei territori dei paesi europei partecipanti, offrendo un metodo più preciso per controllare la durata dei soggiorni autorizzati. L'EES sarà ufficialmente operativo dal 10 novembre 2024, come annunciato dalla Commissaria UE, Ylva Johansson.

Il sistema sostituirà il tradizionale processo di timbratura manuale dei passaporti con un sistema digitale avanzato, capace di raccogliere e memorizzare sia dati personali che biometrici, inclusi le impronte digitali e le immagini facciali. Questo permetterà una migliore gestione dei flussi migratori e un controllo più efficiente dei viaggiatori che entrano ed escono dai paesi europei che fanno parte dello Spazio Schengen.

Paesi partecipanti all'EES

L'EES sarà applicato in 29 Paesi, che includono sia membri dell'Unione Europea che altri stati associati allo Spazio Schengen. Questi paesi sono: Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Svizzera.

Informazioni registrate dall'EES

Il sistema registrerà una serie di dati rilevanti per ogni viaggiatore, come:

• nome completo

• tipo di documento di viaggio

• dati biometrici (impronte digitali e immagini facciali)

• data e luogo di ingresso e uscita dai Paesi partecipanti

Queste informazioni saranno memorizzate in un sistema centralizzato per l'accesso da parte delle autorità migratorie e di sicurezza, ottimizzando i controlli alle frontiere e permettendo di identificare rapidamente eventuali problemi relativi al rispetto delle leggi sull'immigrazione.

A chi si rivolge l'EES?

L'EES è progettato specificamente per i cittadini di paesi terzi, cioè persone che non sono cittadini dell'Unione Europea né dello Spazio Schengen. Si applicherà a:

• viaggiatori esenti da visto, che non necessitano di un visto per soggiorni brevi (fino a 90 giorni) nei Paesi Schengen

• viaggiatori che possiedono un visto Schengen valido

Funzionamento dell'EES alla frontiera

I viaggiatori potranno registrarsi tramite apparecchi self-service disponibili in alcuni punti di frontiera.

Questo processo sarà rapido e digitale, riducendo la necessità di timbrare manualmente i passaporti.

Una volta completata la registrazione nel sistema, i viaggiatori dovranno passare attraverso i controlli abituali dei passaporti, dove un ufficiale di frontiera verificherà le informazioni e potrà porre domande aggiuntive prima di autorizzare o negare l'ingresso.

Future implementazioni: ETIAS

L'EES fa parte di uno sforzo più ampio da parte dell'Unione Europea per rafforzare e modernizzare la gestione delle frontiere. Un passo successivo sarà l'introduzione del Sistema Europeo di Informazione e Autorizzazione ai Viaggi (ETIAS), previsto per il 2025. Questo sistema richiederà che i viaggiatori esenti da visto ottengano un'autorizzazione di viaggio prima dell'ingresso nello Spazio Schengen, simile ad altri sistemi di autorizzazione elettronica nel mondo.

Questo insieme di misure è volto a migliorare la sicurezza e l'efficienza alle frontiere, nonché a ridurre il numero di soggiorni illegali nello Spazio Schengen, fornendo un migliore controllo sui movimenti dei viaggiatori in tutta la regione.

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Il contenuto di questo articolo intende fornire una guida generale all'argomento. È necessario richiedere una consulenza specialistica in merito alla propria situazione specifica