Cittadinanza italiana: diritto per chi nasce in Italia da genitori stranieri

Sei nato in Italia da genitori stranieri e successivamente ti sei trasferito in un altro Paese? Potresti essere in grado di richiedere la cittadinanza italiana dopo aver risieduto in Italia per soli 3 anni.

Requisiti per richiedere la cittadinanza italiana

La legislazione italiana si basa sul principio dello ius sanguinis, ma prevede anche una previsione di ius soli limitato: le persone nate in Italia da genitori stranieri non ottengono automaticamente la cittadinanza italiana alla nascita, poiché i loro genitori non sono cittadini italiani, tuttavia queste persone possono acquisire la cittadinanza se:

1. hanno risieduto in Italia continuativamente fino al compimento del 18° anno di età; E

2. manifestano la volontà di acquisire la cittadinanza prima di compiere 19 anni.

Per coloro che sono nati in Italia da genitori stranieri e avevano diritto alla cittadinanza in passato ma hanno lasciato l'Italia senza presentare domanda, esiste ancora un'opzione. Secondo l'articolo 9, lettera a), della legge 91/1992, possono accedere alla richiesta di cittadinanza a condizioni più favorevoli rispetto a quelle richieste per la naturalizzazione ordinaria.

In questo caso è sufficiente aver risieduto legalmente e continuativamente in Italia per tre anni consecutivi, invece dei dieci anni normalmente richiesti per i cittadini extracomunitari.

Condizioni specifiche per i tre anni di residenza

La residenza triennale deve essere ininterrotta e protratta fino al completamento del processo. Se la persona in passato risultava residente in un Comune italiano ma poi si è trasferita all'estero, tale periodo precedente non verrà conteggiato, poiché la residenza si considererebbe interrotta.

Altri requisiti includono:

1. superare un esame di italiano livello B1;

2. presentare un certificato comprovante l'assenza di precedenti penali;

3. dimostrare redditi prodotti in Italia e dichiarati nelle dichiarazioni dei redditi italiane. Il reddito minimo per il richiedente principale è di circa 8.000 euro annui, anche se tale importo aumenta se il richiedente ha coniuge, figli o parenti a carico.

Cosa significa stabilire la residenza in Italia secondo la legge?

La residenza legale in Italia si basa su:

1. presenza fisica nel territorio italiano, che deve essere regolare e continuativa, non sporadica o occasionale;

2. la manifesta intenzione di restare e vivere in Italia a lungo termine;

3. iscrizione come residente in un Comune italiano all'anagrafe della popolazione residente (Anagrafe).

Registrarsi come residente in un Comune italiano o in ogni caso soddisfare uno o più requisiti legali relativi alla residenza può comportare l'assoggettamento ad obblighi fiscali in Italia, pertanto è consigliabile consultare un consulente fiscale per conoscere le condizioni applicabili.

Procedura per la richiesta della cittadinanza

Il procedimento deve essere avviato davanti all'autorità competente in base al luogo di residenza in Italia. L'intero iter, dalla presentazione della domanda, può durare dai 24 ai 36 mesi.

Per fare un esempio concreto, un cittadino argentino, nato in Italia da genitori argentini, dopo aver vissuto in Italia con i suoi genitori per 10 anni, si trasferisce in Argentina con la famiglia. Non avendo risieduto in Italia fino ai 18 anni, non aveva la possibilità di manifestare il suo interesse ad acquisire la cittadinanza prima dei 19 anni, quindi se avesse voluto richiederla avrebbe dovuto tornare in Italia e risiedere per un minimo di 3 anni e poi presentare domanda alle condizioni sopra menzionate.

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Il contenuto di questo articolo ha lo scopo di fornire una guida generale sull’argomento. È essenziale chiedere una consulenza specializzata per affrontare la tua situazione specifica.