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Cittadinanza italiana per discendenza e minor issue: Sentenza della Corte di Cassazione

Un’analisi giuridica sull’impatto del “minor issue” nella trasmissione della cittadinanza italiana per discendenza.

Una eventuale revisione della giurisprudenza in materia potrebbe avere ripercussioni significative su migliaia di richieste di cittadinanza, soprattutto da parte di discendenti di emigrati italiani

Un nuovo capitolo giuridico sul tema della cittadinanza italiana per discendenza

La Corte di Cassazione si è recentemente pronunciata su una questione rilevante per chi rivendica la cittadinanza italiana iure sanguinis: il cosiddetto "minor issue", ovvero la perdita automatica della cittadinanza da parte di un minore in seguito alla naturalizzazione del genitore.

Il caso sottoposto alla Suprema Corte

I ricorrenti in questo caso sono due cittadini statunitensi che hanno presentato istanza per il riconoscimento della cittadinanza italiana per linea di sangue. Tuttavia, la loro linea genealogica includeva un antenato che, al momento della naturalizzazione straniera dei propri genitori, era ancora minorenne. Il nodo centrale della controversia giuridica riguarda l’interpretazione dell’art. 12 della Legge n. 555 del 1912, che prevedeva la perdita della cittadinanza italiana per i figli minori di chi acquisiva una cittadinanza estera.

Gli avvocati dei ricorrenti hanno sostenuto che l’antenato in questione, pur essendo nato negli Stati Uniti e quindi cittadino americano per ius soli, era allo stesso tempo cittadino italiano per ius sanguinis, essendo figlio di un cittadino italiano. Questa condizione è espressamente riconosciuta dall’art. 7 della medesima legge del 1912, che tutela la cittadinanza italiana del soggetto anche in presenza di un’altra cittadinanza acquisita alla nascita.

Verso una nuova interpretazione delle Sezioni Unite

Il 18 luglio 2025, la Corte di Cassazione ha deciso di deferire il caso alle Sezioni Unite per chiarire se, nei casi in cui l’antenato del richiedente fosse minorenne al momento della naturalizzazione dei genitori, si possa o meno escludere il riconoscimento della cittadinanza, indipendentemente dal luogo di nascita del minore.

Questa decisione giunge in un contesto di crescente attenzione giurisprudenziale sull’argomento: basti pensare che, già nell’aprile 2025, la stessa Corte si era espressa su un caso analogo. La questione interpretativa riguarda quindi l’armonizzazione tra l’art. 7 (che tutela la doppia cittadinanza ab origine) e l’art. 12 (che prevede la perdita automatica della cittadinanza nei casi di naturalizzazione dei genitori durante la minore età del figlio).

Implicazioni e prospettive future

Una eventuale revisione della giurisprudenza in materia potrebbe avere ripercussioni significative su migliaia di richieste di cittadinanza, soprattutto da parte di discendenti di emigrati italiani negli Stati Uniti e in altri paesi che prevedano un diritto alla cittadinanza per nascita quali Canada, Australia, Argentina, Brasile, Cile e Paraguay, tra gli altri.

In attesa del pronunciamento delle Sezioni Unite, è fondamentale seguire con attenzione l’evolversi della giurisprudenza, che potrebbe segnare un punto di svolta nella disciplina della cittadinanza per discendenza che recentemente ha già subito parecchie modificazioni: il nostro team vi terrà aggiornati in merito a qualsiasi notizia al riguardo!

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Il contenuto di questo articolo ha lo scopo di fornire indicazioni generali sull’argomento. Per dubbi o casi particolari è opportuno chiedere una consulenza specializzata in base alla vostra situazione specifica.