Italian Citizenship For Minors 1920 X 640 Px

Cittadinanza italiana per minori in base alla nuova legge 74/2025

Nuove regole per il riconoscimento della cittadinanza italiana nei minori

La Legge 74/2025 aggiorna le regole sulla cittadinanza italiana per i figli di cittadini italiani, stabilendo criteri chiari per i minori nati all’estero e distinguendo tra cittadinanza dalla nascita e per beneficio di legge

Con la conversione del cosiddetto Decreto Tajani (decreto-legge n. 36/2025) nella Legge n. 74 del 24 maggio 2025, il panorama della cittadinanza italiana ha subito importanti modifiche, in particolare per quanto riguarda il riconoscimento della cittadinanza ai figli minori di cittadini italiani. Le successive circolari del Ministero dell’Interno – la n. 26185 del 28 maggio 2025, la n. 59/2025 del 17 giugno 2025 e la n. 36356 del 24 luglio 2025 – hanno fornito le istruzioni operative necessarie per applicare correttamente le nuove disposizioni.

Queste novità interessano soprattutto le famiglie italiane all’estero e coloro che stanno completando un percorso di cittadinanza italiana por discendenza o intendono richiedere il passaporto italiano per i propri figli.

Prima e dopo la Legge 74/2025

Prima dell’entrata in vigore della nuova normativa, i figli nati all’estero da un genitore italiano potevano essere riconosciuti come cittadini italiani dalla nascita (jure sanguinis), purché la linea di discendenza fosse continua e il genitore avesse registrato la nascita del figlio in Italia prima del compimento dei 18 anni. Anche i figli maggiorenni potevano ottenere il riconoscimento, a condizione che il genitore avesse mantenuto la cittadinanza fino alla nascita del figlio.

Con la Legge 74/2025, invece, il legislatore ha introdotto una distinzione fondamentale tra la cittadinanza “dalla nascita” e quella “per beneficio di legge”. Inoltre, è stato posto un limite di due generazioni per il riconoscimento jure sanguinis, ridisegnando così l’intero quadro del diritto di cittadinanza per i minori.

La cittadinanza “per beneficio di legge”

La nuova legge prevede che i figli minori nati all’estero possano acquisire la cittadinanza italiana per beneficio di legge nei seguenti casi:

  1. entrambi i genitori presentano una dichiarazione entro un anno dalla nascita o adozione del minore;
  2. entrambi i genitori presentano una dichiarazione e il minore risiede legalmente e continuativamente in Italia per almeno due anni;
  3. la dichiarazione è presentata entro il 31 maggio 2026, anche per figli nati prima dell’entrata in vigore della legge, a condizione che il genitore sia stato riconosciuto cittadino italiano dalla nascita.

In queste ipotesi, la cittadinanza non viene riconosciuta dalla nascita, ma si considera acquisita dal giorno successivo al soddisfacimento delle condizioni previste.

Un elemento nuovo è l’introduzione di un contributo di 250 euro per ogni minore, da versare al Ministero dell’Interno prima della dichiarazione. La stessa dichiarazione deve essere resa personalmente davanti all’Ufficiale di Stato Civile, presso il consolato italiano competente.

La cittadinanza “dalla nascita” (jure sanguinis)

Restano invece valide le regole tradizionali per il riconoscimento della cittadinanza dalla nascita nei seguenti casi:

  • uno dei genitori possiede solo la cittadinanza italiana;
  • uno dei genitori è cittadino italiano e anche di un altro Stato, ma ha vissuto in Italia per almeno due anni consecutivi dopo aver ottenuto la cittadinanza italiana e prima della nascita del figlio;
  • uno dei nonni era cittadino italiano al momento della nascita del minore (o fino al proprio decesso, se avvenuto prima della nascita), e il genitore conserva a sua volta la cittadinanza italiana.

In queste situazioni, il minore è cittadino italiano dalla nascita e non è necessario alcun versamento o dichiarazione aggiuntiva, sebbene resti obbligatoria la presentazione dei documenti che attestino la cittadinanza o la residenza del genitore o del nonno in Italia.

Circolare n. 36356 del 24 luglio 2025

L’ultima circolare emanata dal Ministero dell’Interno ha chiarito ulteriormente i requisiti per il riconoscimento dei minori, precisando che la residenza biennale del genitore in Italia – condizione prevista dall’art. 3-bis, lett. d, della Legge 74/2025 – è valida anche se il genitore ha ottenuto la cittadinanza per naturalizzazione o per beneficio di legge.

In pratica, questo consente di riconoscere la cittadinanza anche ai figli di cittadini italiani che abbiano completato un percorso di cittadinanza italiana per discendenza, purché rispettino i nuovi requisiti temporali e di residenza.

Le famiglie italiane residenti all’estero devono prestare particolare attenzione alle nuove scadenze. Entro il 31 maggio 2026, i genitori che hanno figli minori nati all’estero dovranno presentare la dichiarazione al proprio consolato o, se vivono in Italia, al comune di residenza, per assicurare il riconoscimento della cittadinanza.

Per i figli futuri, la dichiarazione dovrà essere presentata entro un anno dalla nascita per evitare la necessità della residenza biennale in Italia.

La Legge 74/2025 rappresenta quindi un cambiamento sostanziale, ma anche un passo verso una maggiore chiarezza procedurale per le famiglie che desiderano trasmettere la propria identità italiana e ottenere il passaporto italiano per i propri figli.

Your Way to Italy: la nostra assistenza

Il nostro team è a disposizione per fornire supporto e assistenza in materia di cittadinanza italiana e diritto dell’immigrazione! Contattaci per prenotare la tua prima consulenza con noi! #Yourwaytoitaly

 

Il contenuto di questo articolo ha lo scopo di fornire indicazioni generali sull’argomento. Per dubbi o casi particolari è opportuno chiedere una consulenza specializzata in base alla vostra situazione specifica.