Che cos’è l’EES e quando è entrato in funzione?
L’Entry/Exit System (EES) è il nuovo sistema elettronico europeo che registra gli ingressi e le uscite dei cittadini di paesi terzi che viaggiano nello spazio Schengen per soggiorni brevi.
La sua attivazione è iniziata il 12 ottobre 2025 e sarà completata gradualmente entro il 10 aprile 2026, quando diventerà pienamente operativo in tutti i paesi che lo adotteranno.
Chi sarà interessato dal sistema EES?
Il sistema riguarderà tutti i cittadini di paesi extra UE che:
Chi possiede invece un permesso di soggiorno valido o una carta di soggiorno rilasciata da un paese dell’Unione non sarà soggetto alla registrazione, poiché il documento certifica già il diritto di soggiorno legale.
Che tipo di dati raccoglie l’EES?
Il sistema registra in modo automatico:
Queste informazioni sostituiranno progressivamente il timbro manuale sul passaporto.
Perché l’EES è stato introdotto?
L’obiettivo è modernizzare i controlli alle frontiere, rendendoli più rapidi e sicuri.
Il sistema aiuterà le autorità a verificare automaticamente se un viaggiatore ha superato la durata consentita del soggiorno, a prevenire frodi d’identità e a migliorare la sicurezza interna dell’Unione Europea.
I dati personali sono protetti?
Sì. Tutte le informazioni raccolte dall’EES sono trattate in conformità al Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR). I dati saranno conservati solo per il tempo strettamente necessario e con misure di sicurezza avanzate per tutelare la privacy dei viaggiatori.
Come funzionano i controlli alle frontiere con l’EES?
In molti valichi sono già disponibili sistemi automatizzati self-service, che permettono di registrare o verificare i propri dati prima di arrivare al controllo di frontiera. In Italia, per esempio, i sistema automatizzati self-service sono già stati attivati dallo scorso 12 ottobre negli aeroporti di Milano Malpensa e Roma Fiumicino e dal 20 ottobre in tutti gli altri aeroporti italiani. Questo ridurrà le attese e renderà il passaggio più semplice, senza rinunciare alla sicurezza. Resta comunque la facoltà dei funzionari ai valichi di frontera di intervistare singoli sogggetti e comunque porre domande aggiuntive verificando i dati in tempo reale.
Cosa succede se un viaggiatore supera il periodo consentito (casi di c.d. “overstay”)?
Il sistema segnalerà automaticamente il superamento dei limiti di soggiorno. Le autorità competenti potranno avviare le procedure previste dalle normative europee in materia di immigrazione e rimpatrio. E’ quindi fondamentale per i cittadini extra-UE che viaggiano per soggiorni di breve durata rispettare il limite di 90 giorni ogni 180 giorni o quello inferiore eventualmente stabilito dal visto Schengen per affari o turismo di cui siano in possesso poichè il superamento di tali limiti sarà d’ora in poi automáticamente segnalato alle frontiere.
In sintesi, cosa cambia per chi viaggia in Europa?
Con l’EES, l’Unione Europea introduce una nuova era nei controlli alle frontiere: più digitalizzazione, sicurezza e trasparenza. Chi entra con un visto per l’Italia o chi vive legalmente con un permesso di soggiorno non sarà particularmente toccato da questa innovazione, tuttavia i viaggiatori di breve durata troveranno un sistema pensato per agevolare la mobilità, tutelando allo stesso tempo la sicurezza comune.
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Il contenuto di questo articolo ha lo scopo di fornire indicazioni generali sull’argomento. Per dubbi o casi particolari è opportuno chiedere una consulenza specializzata in base alla vostra situazione specifica.