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Permessi di soggiorno per l’Italia: introdotta la firma digitale del contratto di soggiorno

L’Italia digitalizza il contratto di soggiorno per velocizzare i permessi di soggiorno dei lavoratori extra-UE

Le nuove norme mirano a semplificare e velocizzare la richiesta del permesso di soggiorno per i lavoratori extra-UE, eliminando la firma del contratto in presenza e facendo risparmiare tempo a datori di lavoro e lavoratori

A distanza di mesi dalle modifiche all’art. 22 del D.Lgs. 286/98, che hanno introdotto il meccanismo di firma digitale del contratto di soggiorno da parte del datore di lavoro che ha richiesto un nulla osta al lavoro per l’ingresso di un lavoratore extra-UE, l’opzione è stata finalmente implementata dal Ministero dell’Interno.

Sul Portale Servizi ALI – attraverso il quale si inviano e vengono gestite le istanze di rilascio dei nulla osta al lavoro e al ricongiungimento familiare – è stata pubblicata la procedura aggiornata.

Dopo che viene rilasciato il nulla osta, l’interessato deve recarsi presso il Consolato italiano competente nel proprio paese estero di residenza per richiedere il rilascio del visto nazionale.

Una volta rilasciato il visto nazionale, il datore di lavoro riceverà automaticamente, all’indirizzo PEC indicato al momento della presentazione dell’istanza di rilascio di nulla osta al lavoro, una comunicazione con la quale viene avvisato del rilascio del visto e delle modalità procedurali attraverso le quali dovrà comunicare allo Sportello Unico per l’Immigrazione (SUI) la data dell’avvenuto ingresso in Italia del lavoratore straniero.

Quando il lavoratore avrà fatto effettivamente ingresso nel territorio nazionale con il visto, il datore di lavoro dovrà accedere all’area riservata del Portale Servizi ALI, selezionando la domanda di riferimento (che si troverà nello stato “Registrazione dello straniero”) ed inserendo le informazioni richieste relative al punto di ingresso/frontiera, data di ingresso sul territorio nazionale e numero di visto rilasciato al lavoratore straniero. Il tutto dovrà poi essere trasmesso tramite il Portale Servizi ALI al SUI competente.

Contestualmente al completamento di questo passaggio, il datore di lavoro dovrebbe altresì ricevere via PEC il codice fiscale assegnato al lavoratore straniero nonché una ulteriore PEC recante in allegato il contratto di soggiorno da sottoscrivere digitalmente.

Il contratto di soggiorno, sottoscritto digitalmente dal datore di lavoro e dal lavoratore straniero anche con firma olografa, dovrà poi essere trasmesso al SUI caricandolo attraverso il Portale Servizi ALI.

La stessa procedura, nei casi previsti dalla legge, si applicherà per la sottoscrizione dell’Accordo di Integrazione da parte del lavoratore straniero.

A completamento della procedura, il SUI trasmetterà, sempre a mezzo PEC, al datore di lavoro i Moduli 1 e 2 di richiesta del permesso di soggiorno, che il lavoratore dovrà utilizzare per presso gli Uffici Postali per l’invio del kit di richiesta del permesso di soggiorno e che dovrà successivamente presentare presso la competente Questura per il fotosegnalamento.

Le modifiche apportate alla normativa e ora rese operative dovrebbero rendere il procedimento di richiesta di permesso di soggiorno per lavoratori extra-UE più snello e veloce, evitando il passaggio obbligato della sottoscrizione del contratto di soggiorno in presenza presso gli Sportelli Unici dell’Immigrazione, con risparmio di tempi sia per i datori di lavoro che per i lavoratori medesimi.

Nelle prossime settimane e mesi sarà possibile valutare il funzionamento di questo nuovo sistema e se effettivamente lo stesso avrà apportato dei benefici per i soggetti coinvolti.

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Il contenuto di questo articolo ha lo scopo di fornire indicazioni generali sull’argomento. Per dubbi o casi particolari è opportuno chiedere una consulenza specializzata in base alla vostra situazione specifica.