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Approvato dal Senato il disegno di legge per la conversione del Decreto-Legge 36/2025

Riforma della cittadinanza italiana: un nuovo approccio che si presuppone incentrato sui legami autentici con il Paese

Secondo quanto riportato nella relazione illustrativa al disegno di legge approvato, intento dell’intervento è quello di connettere la trasmissione della cittadinanza alla sussistenza di un effettivo legame effettivo con l’Italia, sia in capo agli ascendenti cittadini sia in capo al discendente.

Nella giornata di ieri 15 maggio 2025 il Senato ha approvato il disegno di legge per la conversione del Decreto-Legge 36/2025 nel testo proposto dalla Commissione Affari Costituzionali con 81 favorevoli, 37 contrari e nessun astenuto. Il primo passo verso la definitiva conversione in legge del provvedimento, che deve avvenire entro il 27 maggio, è stato compiuto e il tema passa quindi alla Camera.

Di seguito una sintesi del contenuto e delle principali modifiche e aggiunte che sono state ricomprese nel testo approvato dal Senato:

·      viene salvaguardata la posizione di coloro che siano stati riconosciuti cittadini italiani in base alla normativa vigente prima dell’entrata in vigore del Decreto-Legge 36/2025, di coloro che alla mezzanotte del 27 marzo 2025 abbiano già presentato istanza di riconoscimento della cittadinanza (sia essa in via amministrativa consolare o municipale o dinanzi ad un Tribunale) e di coloro che a tale data abbiano ottenuto un appuntamento da parte dell’ufficio consolare o del comune competente per la presentazione dell’istanza 

·      viene riconfermato il limite generazionale alla seconda generazione, viene eliminato il requisito della nascita in Italia ma viene introdotto un ulteriore limite correlato al fatto che l’ascendente di primo o secondo grado deve essere o essere stato unicamente cittadino italiano al momento della propria morte 

·      viene previsto che nel caso di genitore o adottante che abbia acquisito la cittadinanza italiana, lo stesso deve aver vissuto almeno 2 anni consecutivi in Italia dopo l’acquisto o il riacquisto e prima della nascita o adozione del figlio 

·      si prevede che il minore straniero o apolide, discendente da padre o madre cittadini italiani per nascita, diviene cittadino italiano qualora i genitori medesimi, ovvero il tutore, dichiarino la volontà di acquisto di tale status e successivamente il minore risieda in Italia legalmente e continuativamente per almeno due anni. In alternativa, la dichiarazione di volontà deve essere presentata entro un anno dalla nascita del minore o dalla successiva data in cui sia stabilita la filiazione con un cittadino italiano, anche per adozione. Il minore divenuto maggiorenne ha poi la facoltà di rinunciare alla cittadinanza italiana se è in possesso di altra al raggiungimento della maggiore età 

·      si precisa che per i minorenni figli di cittadini per nascita ai sensi della nuova normativa, la dichiarazione di volontà di acquisizione dello status di cui al punto che precede può essere presentata entro le 23:59, ora di Roma, del 31 maggio 2026 

·      viene esclusa l’ammissibilità, nelle controversie giudiziali in tema di accertamento della cittadinanza, del giuramento e della prova testimoniale e viene posto l’onere probatorio dell’insussistenza delle cause di mancato acquisto o di perdita della cittadinanza previste dalla legge ricade sul richiedente 

·      viene prevista una nuova tipologia di permesso di soggiorno, abilitante al lavoro e non soggetto al sistema delle quote del decreto flussi, per gli stranieri residenti all’estero, discendenti di cittadini italiani e in possesso della cittadinanza di un Paese di destinazione di rilevanti flussi di emigrazione italiana (lista dei Paesi da definirsi con decreto del Ministro degli Affari Esteri)

 ·      viene ridotto a due anni (dai tre anni attualmente previsti) il periodo di residenza in Italia ai fini della richiesta di concessione della cittadinanza per gli stranieri il cui genitore o nonno/a sia o sia stato cittadino italiano per nascita

 ·      si prevede la possibilità per chi è nato in Italia o vi è stato residente per almeno due anni continuativi e ha perduto la cittadinanza ai sensi della Legge 555/1912, di riacquistarla effettuando una dichiarazione tra il 1° luglio 2025 e il 31 dicembre 2027 presso gli uffici consolari competenti

Secondo quanto riportato nella relazione illustrativa al disegno di legge approvato, intento dell’intervento è quello di connettere la trasmissione della cittadinanza alla sussistenza di un effettivo legame effettivo con l’Italia, sia in capo agli ascendenti cittadini sia in capo al discendente.

Il disegno di legge di conversione dovrà passare ora alla Camera dei deputati per la discussione e votazione per la definitiva approvazione ai fini dell’entrata in vigore: i prossimi giorni saranno quindi fondamentali per la conclusione dell’iter che, come data ultima, ricordiamo, ha il prossimo 27 maggio 2025.

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Il contenuto di questo articolo ha lo scopo di fornire indicazioni generali sull’argomento. Per dubbi o casi particolari è opportuno chiedere una consulenza specializzata in base alla vostra situazione specifica.