Al di fuori del sistema delle quote previsto dal “decreto flussi” esiste la possibilità di richiedere un visto e permesso di soggiorno che consente l’assunzione di un cittadino extra-UE direttamente in Italia: è la “Carta Blu UE”. Disciplinata dall’articolo 27quater del D. Lgs. 286/98, la Carta Blu UE ha una durata iniziale di massimi 2 anni è può essere rinnovata per periodi biennali.
Chi ha diritto di richiederla?
La Carta Blu UE è destinata a lavoratori altamente specializzati, ossia muniti di un titolo di studio di livello universitario – validato dalla rappresentanza consolare italiana del Paese dove è stato rilasciato attraverso l’emissione della c.d. “Dichiarazione di valore in loco” o di sufficiente e dimostrabile esperienza per ricoprire un ruolo ad alto contenuto di specializzazione inquadrabile in una delle prime 3 categorie della Classificazione ISTAT CP 2011.
Oltre alla specializzazione il lavoratore deve dimostrare di aver ricevuto un’offerta di lavoro vincolante per una posizione lavorativa qualificata e della durata di almeno 6 mesi da parte di un datore di lavoro italiano che garantisca una remunerazione annua lorda non inferiore al minimo previsto dal CCNL di categoria applicabile.
La procedura in breve
Ecco cosa fare per essere assunto direttamente in Italia e lavorare attraverso la Carta Blu UE:
Benefici della Carta Blu
I titolari di Carta Blu UE possono muoversi all’interno dell’Unione Europea e anche lavorare in altri Paesi UE per massimi 90 giorni ogni 180 giorni senza necessità di richiedere un visto o permesso di soggiorno nell’altro Stato UE, salvo che dopo 12 mesi di soggiorno in Italia non vogliano trasferirsi definitivamente poiché in tal caso dovranno procedere a richiedere una nuova autorizzazione al lavoro e permesso di soggiorno tramite una procedura semplificata.
In Italia, decorsi sempre 12 mesi dall’ingresso, potranno invece cambiare datore di lavoro senza necessità di informare le autorità nazionali.
Dimostrando la presenza in Italia da almeno 5 anni, la residenza e un reddito congruo, richiedere un permesso di soggiorno per soggiornante di lungo periodo UE e, al raggiungimento di 10 anni di residenza in Italia, procedere alla richiesta di cittadinanza italiana per residenza.
I familiari dei titolari una Carta Blu UE, indipendentemente dalla durata, hanno diritto al ricongiungimento familiare.
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