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Legge n. 74/2025: cosa cambia nella cittadinanza italiana per residenza per i discendenti di italiani?

Una riforma fondamentale in materia di cittadinanza che semplifica l’accesso alla naturalizzazione per i discendenti di italiani con legami familiari diretti.

Al netto del termine di residenza ridotto, restano ferme le altre condizioni di reddito, conoscenza della lingua italiana, integrazione nel tessuto sociale italiano e assenza di precedenti penali che si applicano a tutti coloro che intendono presentare istanza per l’acquisito della cittadinanza italiana per residenza

Dalla sua entrata in vigore il 24 maggio 2025, la nuova Legge n. 74 (di conversione del Decreto-legge n. 36/2025) ha introdotto cambiamenti sostanziali nel riconoscimento della cittadinanza italiana per jure sanguinis (discendenza) e delle novità per quanto riguarda la cittadinanza per naturalizzazione a seguito di residenza.

Cittadinanza per residenza (naturalizzazione)

La procedura di richiesta di concessione della cittadinanza italiana in seguito ad anni di residenza nel territorio italiano non ha subito cambiamenti sostanziali, tuttavia la legge 74/2025 ha introdotto una interessante previsione per coloro che pur essendo discendenti di cittadini italiani, non soddisfano i requisiti per poter richiedere il riconoscimento della cittadinanza italinaa per discendenza in base alle nuove regole.

Infatti, per coloro pur essendo nati all’estero hanno un ascendente di primo o secondo grado (quindi genitore o nonno/a) cittadino italiano per nascita, è possibile beneficiare di un termine ridotto – 2 anni invece di 10 – per poter poi procedere alla presentazione dell’istanza di acquisto della cittadinanza italiana per residenza.

Tale previsione, di fatto, agevola i discendenti di cittadini italiani i quali non abbiano potuto trasmettere la cittadinanza italiana ai propri discendenti per averla persa (per esempio per acquisizione della cittadinanza di un altro Stato prima dell’agosto 1992) o avervi rinunciato concedendo la possibilità di presentare la richiesta di acquisto della cittadinanza per naturalizzazione a seguito di un termine di residenza ben più ridotto dello standard applicabile ai cittadini non-EU (salvo eccezioni).

Al netto del termine di residenza ridotto, restano ferme le altre condizioni di reddito, conoscenza della lingua italiana, integrazione nel tessuto sociale italiano e assenza di precedenti penali che si applicano a tutti coloro che intendono presentare istanza per l’acquisito della cittadinanza italiana per residenza ai sensi dell’art. 9 della Legge 91/1992.


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Il contenuto di questo articolo ha lo scopo di fornire indicazioni generali sull’argomento. Per dubbi o casi particolari è opportuno chiedere una consulenza specializzata in base alla vostra situazione specifica.