Italian Citizenship By Descent Constitutional Court 1920 X 640

Nuovo esame in Corte Costituzionale sulla cittadinanza per ius sanguinis: udienza del 24 giugno 2025

Dibattito sulla validità costituzionale dello ius sanguinis senza limiti generazionali in Italia

La Corte Costituzionale italiana sta valutando la costituzionalità della trasmissione illimitata della cittadinanza per discendenza, mettendo in discussione i limiti generazionali stabiliti dalla recente riforma legislativa

Martedì 24 giugno si è tenuta un'udienza storica presso la Corte Costituzionale italiana per discutere dei temi di incostituzionalità sollevati in primis da un giudice del Tribunale di Bologna lo scorso novembre 2024 e al quale hanno fatto seguito anche dei giudici dei Tribunali di Milano, Roma e Firenze.

Il tema centrale è quello della legittimità costituzionale del principio di trasmissione della cittadinanza basato sullo ius sanguinis, previsto dal Codice Civile del 1865, dalla Legge 555 del 1912 e dalla Legge 91 del 1992. Il procedimento riunisce, appunto, quattro cause deferite alla Corte Costituzionale dai tribunali di Bologna, Roma, Milano e Firenze.

I giudici che hanno presentato le ordinanze alla Consulta sottolineano che la trasmissione indefinita della cittadinanza basata solo sulla discendenza manca di un legame concreto con l’Italia – linguistico, culturale o storico. Tale legame concreto e genuino con l’Italia è il principio che ha informato l’adozione del Decreto 36 del 2025 e la successiva legge di conversione n. 74 del 2025 che hanno radicalmente riformato i meccanismi di trasmissione della cittadinanza italiana per discendenza.

Le parti in causa, tramite i propri difensori, hanno contestato la posizione dei giudici deferenti attraverso la quale ritengono si stiano imponendo dei limiti arbitrari, sottolineando l’importanza della cittadinanza come ponte tra identità, radici e diritti, definendo il riconoscimento un dovere storico e transgenerazionale verso le comunità italo-discendenti.

A seguito dell’udienza di ieri 24 giugno che si è svolta pubblicamente, la Corte Costituzionale dovrà ora proseguire nella fase decisionale e la sentenza dovrebbe essere pubblicata nei prossimi mesi: la decisione della Corte rappresenterà un passaggio cruciale nella definizione della compatibilità di limiti generazionali con i principi della Costituzione italiana o se, al contrario, gli stessi rappresentino una violazione dei diritti consolidati e della tutela dell’affidamento.

Ad ogni modo, gli effetti della decisione della Corte Costituzionale avranno certamente un impatto importante anche con riferimento alle nuova normativa introdotta dal Decreto-legge 36/2025 e dalla successiva legge di conversione 74/2025 che di tali limiti generazionali hanno fatto un caposaldo del nuovo sistema di principi che regolano da poche settimane il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza.

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