A seguito delle modifiche introdotte dal Decreto-Legge 36/2025, confermate dalla Legge di conversione 74/2025 pubblicata lo scorso 23 maggio 2025, le norme sulla cittadinanza italiana per discendenza sono state modificate sotto molti aspetti, tra cui il più rilevante e di maggiore impatto è stata l'introduzione di un limite generazionale - fino ai nonni - per coloro che desiderano richiedere la cittadinanza italiana per discendenza.
Sebbene molte persone che in precedenza avevano i requisiti per presentare domanda non saranno più ammesse in base alle nuove norme, non tutto è perduto: l'articolo 1-bis della legge 74/2025 prevede infatti la possibilità per i discendenti di cittadini italiani di richiedere un permesso di lavoro, un visto nazionale D e un permesso di soggiorno per lavoro subordinato secondo una procedura che non sarà soggetta al meccanismo delle quote previsto dal “decreto flussi”.
La normativa italiana in materia di immigrazione prevede già una serie di visti e permessi di soggiorno non soggetti al meccanismo delle quote, in conformità con le disposizioni dell'articolo 27 del D.Lgs. 286/98 per determinate categorie (Carta blu UE, ICT e ICT UE, contratto di prestazione di servizi, nomadi digitali, ecc.) e questo nuovo permesso di lavoro fuori quota è stato aggiunto all'articolo 27, comma 1-octies.
I requisiti principali per richiedere questo permesso di lavoro, visto e permesso di soggiorno sono i seguenti:
- il richiedente deve aver ricevuto un'offerta di lavoro da un datore di lavoro italiano per lavorare come lavoratore subordinato
- il richiedente deve risiedere fuori dall'Italia ed essere discendente di un cittadino italiano, anche se per il momento non è ancora stato chiarito in che modo debba essere dimostrata la discendenza
- il richiedente è cittadino di un Paese in cui in passato vi è stato un flusso migratorio consistente verso l'Italia: i Paesi specifici che saranno presi in considerazione a tal fine devono essere stabiliti dal Ministero degli Affari Esteri, di concerto con il Ministero dell'Interno e il Ministero del Lavoro, con un decreto che dovrebbe essere emanato a breve
L'opportunità offerta dall'introduzione di questo nuovo visto di lavoro e permesso di soggiorno può rappresentare una valida opzione per coloro che hanno origini italiane e che non hanno più diritto a richiedere la cittadinanza italiana per discendenza secondo le nuove norme: essi avranno infatti la possibilità di trasferirsi in Italia e lavorare e, dopo aver acquisito la residenza nel Paese, potranno maturare il tempo necessario per richiedere la cittadinanza italiana per residenza e ottenere infine il passaporto italiano.
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Il contenuto di questo articolo ha lo scopo di fornire una guida generale sull'argomento. È necessario richiedere una consulenza specifica per il proprio caso concreto.