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Prima approvazione della Camera alla riforma dei servizi consolari e delle procedure di cittadinanza italiana per discendenza

Riforma dei servizi consolari e della cittadinanza per discendenza

Riforma dei servizi consolari: le pratiche di cittadinanza per discendenza saranno centralizzate a Roma, con ufficio nazionale dedicato

La Camera dei Deputati ha approvato poco più di una settimana fa un disegno di legge che ridefinirebbe in modo profondo l’organizzazione dei servizi consolari e le modalità di gestione della cittadinanza italiana per discendenza. Il disegno di legge, collegato alla legge di bilancio 2025, sarebbe mirato a rendere più uniforme il funzionamento delle sedi diplomatiche e a centralizzare, presso Roma, le pratiche legate al riconoscimento della cittadinanza iure sanguinis.

Il disegno di legge prevede l’istituzione di un Servizio per la Ricostruzione della Cittadinanza Italiana, ufficio nazionale che si occuperà di tutte le richieste di cittadinanza italiana per discendenza. In questo modo, le domande non saranno più trattate dai consolati italiani all’estero, ma direttamente dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI). I consolati manterranno soltanto la competenza per i minorenni e per la conferma dello status dei cittadini già riconosciuti.

Il governo giustifica la centralizzazione con la necessità di garantire procedure più omogenee e controlli più rigorosi sull’autenticità dei documenti. Al riguardo, diverse comunità di italiani all’estero hanno già espresso preoccupazione per i tempi più lunghi e per la perdita del contatto diretto con le rappresentanze consolari, che da decenni gestivano le richieste di riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza.

Tra le altre misure contenute nella riforma figurano inoltre la modernizzazione dell’AIRE (il registro dei cittadini italiani residenti all’estero), che sarà integrata nell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, e il ritorno della cosiddetta “doppia legalizzazione” dei documenti formati all’estero, volta a rafforzare la verifica dell’autenticità degli atti. Il disegno di legge aggiorna inoltre le norme sui documenti di viaggio: i cittadini iscritti all’AIRE potranno richiedere la Carta d’Identità Elettronica in Italia e ottenere con maggiore facilità il passaporto italiano, grazie a procedure coordinate tra il MAECI e il Ministero dell’Interno.

Il disegno di legge approvato dalla Camera dei deputati autorizza anche nuove assunzioni presso il Ministero e ridefinisce la distribuzione dei proventi derivanti dai contributi consolari. Una parte delle risorse sarà destinata al potenziamento dei servizi e alla riduzione degli arretrati, particolarmente numerosi nelle domande di cittadinanza italiana per discendenza.

Qualora l’iter per l’approvazione definitiva della riforma venisse finalizzato, la stessa entrerà in vigore progressivamente fino al 2028, con un periodo transitorio che permetterà ai consolati di concludere le pratiche già in corso. Per il governo, si tratta di un passo verso una pubblica amministrazione più efficiente e digitale; per molti cittadini italiani all’estero, invece, il cambiamento rappresenta una sfida che potrebbe complicare ulteriormente il percorso verso il riconoscimento della propria cittadinanza italiana e l’ottenimento del passaporto italiano, già resi più difficili dalla recente riforma della legge sulla cittadinanza italiana introdotta dal Decreto Tajani negli scorsi mesi.

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