Le aziende italiane e straniere che desiderano assumere o distaccare personale extra-UE in Italia possono beneficiare di specifici visti e permessi di soggiorno "fuori quota", ovvero non soggetti alle limitazioni numeriche annuali del decreto flussi.
Questi strumenti giuridici, disciplinati dall’art. 27 del Decreto Legislativo 286/1998 (Testo Unico sull’Immigrazione), facilitano l’ingresso di lavoratori altamente qualificati o coinvolti in progetti internazionali.
Facendo ricorso a questi strumenti le aziende straniere e italiane possono in qualsiasi momento, senza dover attendere l’apertura di specifiche finestre temporali e senza preoccuparsi di eventuali limitazioni di numero e/o tipologia di lavoratori, ottenere autorizzazioni al lavoro per impiegare o distaccare personale extra-UE in Italia.
1. Carta Blu UE (art. 27 quater D.Lgs. 286/98)
La Carta Blu UE è destinata a cittadini extra-UE altamente qualificati da assumersi direttamente da parte di un datore di lavoro italiano. I requisiti per l’ottenimento di questa tipologia di visto e permessi di lavoro includono:
La Carta Blu UE consente anche il ricongiungimento familiare in deroga alle disposizioni introdotte dal D.L. 145/2024 (quindi senza dover attendere 2 anni di residenza legale nel Paese) e la mobilità all’interno dell’Unione Europea. Per approfondire le caratteristiche e i requisiti per ottenere la Carta Blu UE vi invitiamo a leggere la pagina dedicata sul nostro sito.
2. Distacco intra-company (art. 27 lett. a) e art. 27 quinquies D.Lgs. 286/98)
Per trasferimenti temporanei di personale tra società dello stesso gruppo, la normativa italiana prevede due tipologie di visti e permessi di soggiorno fuori quota:
Requisito fondamentale per ottenere questa tipologia di visti e permessi di soggiorno è l’esistenza di un legame societario tra la società distaccante e la distaccataria, da dimostrare mediante documentazione pubblica, debitamente legalizzata e tradotta in italiano.
La durata massima del permesso intra-company ex art. 27 quinquies è 3 anni mentre nel caso di permesso ex art. 27 lett. a) il permesso può essere rilasciato per 2 anni, rinnovabile fino ad un massimo di 5 anni e con possibilità, anche al termine del primo periodo di distacco, di assunzione diretta da parte dell’azienda italiana. Per maggiori informazioni vi invitiamo a leggere la pagina dedicata sul nostro sito.
3. Distacco per appalti internazionali (art. 27 lett. i D.Lgs. 286/98)
Questa tipologia di visto e permesso di soggiorno consente il distacco in Italia di lavoratori extra-UE da parte di aziende estere nell’ambito di contratti di appalto con controparti italiane. Non è richiesta un’elevata specializzazione per il personale distaccato ma lo stesso deve risultare necessario per l’esecuzione in Italia di attività previste nel contesto del rapporto di appalto internazionale.
Il permesso ha una durata iniziale di 2 anni, rinnovabile per altri 2, purché il contratto di appalto sia ancora in essere. Per sapere quali sono i requisiti e le condizioni per richiedere questa tipologia di visto e permesso di soggiorno vi invitiamo a leggere la pagina dedicata sul nostro sito.
4. Permesso Van der Elst (art. 27 comma 1-bis D.Lgs. 286/98)
Basato sulla giurisprudenza europea, questa tipologia di permesso di soggiorno permette a lavoratori extra-UE, già regolarmente impiegati e residenti in un altro Stato membro dell’Unione Europea, di essere distaccati temporaneamente in Italia senza necessità di visto o nulla osta, nell’ambito di un contratto di appalto. La procedura è semplificata rispetto alle altre tipologie di permessi di soggiorno, essendo sufficiente una comunicazione di ingresso allo Sportello Unico per l’Immigrazione, fermo restando la necessità per l’azienda distaccante di provvedere all’invio della comunicazione preventiva di distacco ai sensi del D.Lgs. 136/2016.
Per maggiori informazioni su questa tipologia di permesso di soggiorno per lavoratori extra-UE vi invitiamo a leggere la pagina dedicata sul nostro sito.
5. Permesso ex art. 27 lett. i-bis D.Lgs. 286/98 per assunzioni intra-company
Di recente introduzione, questa tipologia di visto e permesso di soggiorno è dedicata a lavoratori stranieri che siano ovvero siano stati alle dipendenze di imprese - operanti in Stati non UE - che abbiano sede in Italia, o che siano partecipate da imprese con sede in Italia. Per accedere al nulla osta al lavoro, il lavoratore richiesto deve aver prestato un periodo di servizio di almeno 12 mesi (anche frazionati) nei 48 mesi antecedenti la domanda.
Conclusioni
Questi strumenti rappresentano opportunità strategiche per le aziende che operano a livello internazionale, facilitando la mobilità del personale qualificato e il trasferimento di know-how. I permessi di soggiorno "fuori quota" rappresentano un’opportunità strategica per le imprese italiane e internazionali che intendono valorizzare il capitale umano proveniente da Paesi extra-UE, senza essere vincolate dai limiti numerici imposti dal decreto flussi.
Strumenti come la Carta Blu UE, i distacchi intra-company, i permessi per appalti, offrono percorsi flessibili e mirati per attrarre lavoratori specializzati, facilitare la mobilità globale e sostenere la competitività del sistema produttivo italiano. La corretta applicazione di queste norme, unita a un'attenta pianificazione giuridica e amministrativa, può diventare un vero vantaggio competitivo per le aziende che operano in contesti internazionali.
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Il contenuto di questo articolo ha lo scopo di fornire una guida generale sull’argomento. È necessario chiedere una consulenza specialistica in relazione alla propria situazione specifica.