I cittadini extra-UE che viaggiano verso l’Italia e l’area Schengen, anche se sono titolari di un visto Schengen per turismo o affari possono avere la possibilità – in casi molto limitati di esercitare un’attività di lavoro in modalità “smart / remote working”.
L’unica condizione per il lavoro da remote in mancanza di un visto e permesso di soggiorno di lavoro è che l’attività da svolgersi durante il soggiorno in Italia deve essere considerata come “marginale”.
Al di là di quanto sopra indicato, i cittadini extra-UE dovrebbero richiedere un visto per lavoro anche se intendono lavorare da remoto per datori di lavoro stranieri e/o clienti stranieri perché da un punto di vista strettamente legale – anche se il datore di lavoro e i clienti si trovano fuori dal territorio italiano – le persone svolgerebbero comunque un’attività di lavoro che eccede lo scopo del visto e/o del viaggio (qualora si trattasse di persone esenti dall’obbligo di ottenimento di visto per soggiorni di breve durata).
Cosa può essere considerate come un’attività “marginale”?
Attività marginali sono considerate quelle attività insignificanti e non rilevanti sia da un punto di vista economico che in termini di tempo dedicato che, pertanto, non possono essere considerate propriamente come “lavoro”.
Un parametro numerico da prendere come riferimento è che le attività svolte devono complessivamente ammontare a meno del 5% del tempo di lavoro regolare del lavoratore e/o meno del 5% della sua remunerazione complessiva.
Per quanto concerne la natura delle attività, le stesse non dovrebbero avere carattere di indipendenza, dovrebbero anzi essere ancillari ad un servizio principale ed essere svolte in remoto da casa.
Considerato che l’Italia, per lo meno fino a marzo 2024, non ha ancora implementato un visto per lavorare da remoto, coloro che siano interessati a svolgere questo tipo di attività senza richiedere previamente un visto per lavoro devono essere coscienti del fatto che visti Schengen di breve durata non possono essere utilizzati per rimpiazzare un visto per lavoratori da remoto e che la possibilità di svolgere delle attività di lavoro durante il soggiorno in Italia con un visto Schengen sono estremamente limitati, come sopra indicato.
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